Descrizione
C’è una vicenda giudiziaria che riguarda la storia della Repubblica italiana che segna una spaccatura, un cambiamento irreversibile, e modificherà il paese e il suo modo di fare politica. Questo è il processo di MANI PULITE.
La più grande indagine politica, protagonista assoluta, è analizzata su più aspetti con un particolare approfondimento sociologico: Cosa è successo agli italiani dopo quell’inchiesta? Che reazione ha avuto il paese? E, soprattutto, se è stato un trauma (lo è stato, su più facce), gli italiani lo hanno superato?
Emergono dettagli e nomi importanti che, insieme con l’umore del popolo, sono mutati negli anni. Spicca, inoltre, il ruolo dei media, nel pieno del loro sviluppo, e dei giornali, prima poco presenti nella vita politica, che avranno una particolare influenza sullo svolgimento delle indagini e, forse, in alcuni casi, anche nel suo esito.
Un’analisi ben studiata e completa, scandita negli anni cruciali, che parte dalle radici di una politica corrotta fino al leggero sgretolarsi della stessa, i legami con gli Stati Uniti, per finire ai giorni nostri, quando le cicatrici della Prima Repubblica sono ancora evidenti e stanno lì a ricordare l’amarezza di aver perso la fiducia nelle istituzioni e a rendere ancora troppo distante il rapporto tra i cittadini e la politica che si manifesta alle urne, e nella durata dei governi, a fronte dei quali si disgiungono continui casi di corruzione e costanti macro-evasioni. Largo spazio viene dato inoltre ai personaggi protagonisti delle vicende, tra tutti spiccano Bettino Craxi e Antonio Di Pietro
Il saggio di Paolini è quasi una disamina dell’Italia, che non parte dalla sua nascita ma dalla sua ri-nascita: un nuovo modo di leggere l’inchiesta con la consapevolezza dei trent’anni trascorsi a raccogliere le macerie di un terremoto politico senza precedenti.